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Roma – 07/06/2004 – Vigili incompetenti e maleducati




Nino ManfrediContinuano le disavventure di Gabriele Paolini. Questa volta, non basta il solito inviato prepotente, ma arrivano anche i magnifici sei...


Sabato 5 giugno, in occasione di un collegamento del Tg2 delle 13.00 dal Campidoglio, dove si trovava la camera ardente del compianto Nino Manfredi, il profeta del condom ha colpito nuovamente. In quest'occasione, durante il servizio in diretta, ha offerto al giornalista della Rai un simbolico fiore in memoria di Nino, regalo prima rifiutato e poi accettato. Ma non tutto è filato liscio.

L'inviato, dopo aver terminato il servizio, ha infatti insultato e messo le mani addosso al presenzialista, mentre un tecnico lo apostrofava con la raffinatissima espressione "brutto frocio". In seguito, non soddisfatto del risultato, l'inviato decideva di chiamare i vigili urbani di Roma-Campidoglio, che si presentavano pochi minuti dopo in forze, neanche fosse stato segnalato un terrorista di Al Qaeda.

Subito, i sei uomini strattonavano e insultavano Paolini, portandolo lontano dalle telecamere. E non si preoccupavano minimamente delle rimostranze del profeta, che faceva presente il loro dovere di appuntarsi i nominativi delle persone coinvolte nello spiacevole incidente. Vedendo l'inutilità delle sue proteste, Paolini decideva allora di chiamare prima i carabinieri e poi la polizia.

Dopo pochi minuti, arrivano due abili agenti in borghese del vicino commissariato Trevi-Campo Marzio, che con la loro sola presenza riuscivano a calmare gli animi, mostrando grande professionalità anche quando uno dei vigili cercava di dare uno schiaffone al profeta. Guarda caso, è bastato vederli e i sei si ricordavano di chiedere le generalità a tutti.

Oggi gli avvocati La Marca e Kornmuller hanno presentato una denuncia contro i sei pubblici ufficiali, per abuso di potere, omissione di atti d'ufficio e ingiuria.
"Ero lì non solo per il consueto inquinamento, ma anche per rendere il dovuto omaggio a Nino, che una decina di anni fa riusciì a portare nella mia scuola per un incontro con gli alunni", ha detto Paolini. "Non mi era mai successo prima che ben sei vigili si coalizzassero contro di me. Nonostante il rispetto che ho per la divisa, non ho potuto fare a meno di tutelarmi in sede penale..."









A cura di Gon

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Pubblicato su: 2004-06-07 (5383 letture)

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