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Roma – 10/05/2004 – Piovono profilattici al Foro




Carlos MoyaNuova grande impresa del Profeta del Condom, che ieri ha inquinato la partita di tennis tra Carlos Moya e David Nalbandian, valevole come finale degli Internazionali d’Italia di tennis.


Ricostruiamo i fatti. Verso le 15.15, subito dopo la conclusione del primo set, nel settore dei distinti Tevere, Paolini approdava nell’impianto con un regolare biglietto (sigla TM00108587) e, sfruttando il cambio di campo, gridava ad alta voce, “Moya, sì al preservativo”. Poi, rivolto alla platea che lanciava fischi e insulti nei suoi confronti, diceva anche “amate la vita, usate il preservativo”. L’exploit è stato ripreso in diretta sia da Italia 1 che da Sky Sport, per non parlare della nutrita schiera di fotografi presente sul luogo.

Subito dopo l’intervento del Presenzialista, due abili agenti di Pubblica Sicurezza in borghese sono intervenuti per tentare di placarlo. Non riuscendoci immediatamente, sono arrivati altri cinque uomini in divisa, che si sono schierati di fronte a Paolini per coprirlo e per farlo sedere. Al successivo cambio di campo, il Profeta è stato accompagnato fuori dall’impianto e portato prima al vicino camper mobile di polizia e successivamente al commissariato Prati, dove gli agenti Umberto Del Treste e Martino Palazzo hanno ratificato un verbale di denuncia in merito al reato di turbativa all’Ordine Pubblico.

Già annunciata ovviamente una contro querela da parte di Paolini, che ritiene di non aver arrecato il danno in questione. Inoltre, alla richiesta del presenzialista di identificare una coppia di spettatori che lo aveva insultato con frasi come “frocio del cazzo”, il funzionario arrivato al camper ha replicato dicendo che non poteva farlo in quel momento, altrimenti avrebbe rischiato problemi di ordine pubblico.

“Come al solito, per l’ottavo anno di seguito sono riuscito ad eludere la sorveglianza del Foro Italico e a lanciare il mio grido di prevenzione”, ha detto Paolini. “Ma la cosa che più mi addolora è l’atteggiamento razzista da parte delle forze dell’ordine nell’intervenire contro un semplice urlo di libertà”.









A cura di Gon

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Pubblicato su: 2004-05-10 (3907 letture)

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