Roma, lunedì 23 gennaio 2006 - ore 13.10 circa - Tribunale Penale di Roma (Piazzale Clodio - AULA 6).
E' durato ben quattro lunghi anni il processo "beffa" MEDIASET (iniziato con una querela di Emilio Fede) contro Gabriele Paolini, nel “Guinness dei Primati”, dal 2002, per le sue 16.335 presenze TV. Chi ha vinto?. Alle 13.40, circa, é stata letta la sentenza che ha premiato dunque il Diabolik di Casal dè Pazzi. Paolini é stato ASSOLTO IN FORMULA PIENA, PER NON AVER COMMESSO IL FATTO!!!.
Gli Avvocati del rompiscatole tv per eccellenza, LORENZO LA MARCA e MASSIMILIANO KORNMULLER, hanno lottato in tutti i modi, per difendere il loro originale cliente, accusato di “aver più volte calpestato la libertà d'espressione dei giornalisti TV Mediaset, impegnati nelle dirette televisive”.
Dichiara l’Avvocato La Marca: "SECONDO LA TESI, POCO GIURIDICA, MA PIUTTOSTO GIUSTIZIALISTA SOSTENUTA DA R.T.I., IL COMPORTAMENTO DEL PAOLINI SAREBBE RILEVANTE E QUALIFICABILE PER IL REATO CONTRAVVENZIONALE DI CUI ALL'ART. 660 C.P.; il P.M. COSI' REPLICA PERO': C'E' UNA MANIFESTA INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO ED ASSENZA DI ELEMENTI IDONEI A SOSTENERE L'ACCUSA A CARICO DI GABRIELE PAOLINI. INSOMMA UN PROCESSO, NATO COME BEFFA, E' STATO TRASFORMATO INVOLONTARIAMENTE IN SPETTACOLO".
Gabriele Paolini, visibilmente commosso, presentatosi in Aula, con il suo consueto ed impeccabile smoking, indossando alle mani due guanti bianchi, ha così commentato: "Si, è vero, durante la mia arringa conclusiva, durata oltre 30 minuti, prima che il Giudice entrasse in Camera di Consiglio, ho pianto. Ero molto teso, non certo per il processo, ne sono abituato, ho più di 1050 querele, a mio carico, ma per due motivi, ben particolari. In quel preciso momento mia sorella Silvia Paolini, sociologa, veniva sottoposta ad un delicato intervento al ginocchio, purtroppo, per la terza volta. Mentre, mio padre, il generale dell'esercito Gaetano Paolini, qualche giorno prima, mi aveva tolto definitivamente il saluto, deluso e sconvolto per aver letto sui giornali, che avevo firmato un contratto da 50.000,00 euro, per il miei due primi film hard, come regista ed attore!!!.
Pensate quanto mi potesse interessare, in quei momenti, il risultato di un ‘processo beffa’, come quello che ho subito per anni. Tutta la MEDIASET ed, in particolare, EMILIO FEDE, mi chiedevano 1.5000.000,00 euro di danni!!!. Al massimo gli potevo dare una delle mie opere d'arte più gettonate, ovvero le ZANZARE SCHIACCIATE CON IL SANGUE E L'AUTOGRAFO DELL’ARTISTA GABRIELE PAOLINI. Le vendo e le spedisco in tutto il mondo. Raccolgo 100,00 euro, per ogni singola opera!!!. Pensate che grande PARACULO SONO".
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