Roma, 3 GIUGNO 2005
Egregio Dottor Giannini,
le scrive Gabriele Paolini, "Il Profeta del Condom", il presenzialista TV.
Prima di entrare nel merito della mia lettera, volevo dirle una MASSIMA di mio padre, Gaetano
Paolini, Generale dell'Esercito, attualmente il pensione: "Caro Gabriele, io vorrei che tu ricordassi
che nella VITA, SI DEVE SEMPRE AVERE IL MASSIMO RISPETTO PER TUTTI, SENZA, PERO', AVERE IL
TIMORE DI NESSUNO!!!".
Ritengo, caro Dottore, che sia una frase profondamente giusta. Avendo un papà militare, ho sempre
avuto un'enorme rispetto per chi indossa la DIVISA, qualsiasi DIVISA!!!. Però, è altrettanto vero
che per il carattere ESUBERANTE, NARCISO ed ECLETTICO che madre natura mi ha dato, ho sempre
voluto esprimere chiaramente il mio pensiero, anche se talvolta, questo mi ha creato SERI PROBLEMI.
Venendo a noi, le scrivo CON IL CUORE IN MANO, per un episodio che mi é capitato presso GLI
UFFICI della DIGOS di Roma (Questura Centrale, Via Genova), MARTEDI' 31 MAGGIO 2005, che mi
ha particolarmente FERITO e STUPITO. Tengo a precisare che se é sacrosanta VERITA', che il
sottoscritto é molto BIRICHINO ed ha intrapreso una SCELTA DI VITA, dall'ormai lontano GENNAIO
1997, scelta di vita che, tra le altre cose, mi ha fatto collezionare oltre 1500 querele (tra quelle presentate
e quelle ricevute), con relativi procedimenti penali e civili, é altrettanto RICONOSCIUTO da tutte
le FORZE DI POLIZIA, vogliasi carabinieri, polizia, guarda di finanza ecc..., che GABRIELE PAOLINI
può fregiarsi di un'EDUCAZIONE e RISPETTO nei confronti delle stesse FORZE DI POLIZIA, che NON
E' MAI MANCATO in 9 anni di militanza di "INQUINAMENTO TELEVISIVO". Quest'educazione e questo
rispetto lo devo esclusivamente all'insegnamento rigido e fiscale impartitomi da mio padre
Gaetano Paolini e da mia madre BICE BOCCHICCHIO.
Le ricordo, Dott. Giannini, che in più di un'occasione, ho avuto l'ONORE di conferire con LEI, personalmente.
LEI senz'altro ricorderà gli IMPEGNI che ho preso con la sua persona nel non reiterare iniziative di "inquinamento tv",
durante il periodo della malattia di Papa Giovanni Paolo II e in'occasione del CONCLAVE per l'elezione
del nuovo Pontefice!!!. Impegni che ho giustamente rispettato. Anche perché, se é vero che NESSUNO
poteva impedirmi di tentare di seguire lo SCIACALAGGIO TELEVISIVO, prima e dopo la morte di
Papa GIOVANNI PAOLO II, perché SCIACALLAGGIO, indiscutibilmente c'è STATO, é altrettanto vero
che qualora avessi trasgredito nell'impegno preso con lei, avrei avuto delle conseguenze, di certo non
positive!!!. In questi 9 anni, ogni qual volta sono venuto presso gli uffici della Digos di Roma, era
da poco avvenuta una mia birichinata televisiva.
Mentre con mio ENORME STUPORE, lo scorso martedì 31 maggio, dopo aver passato un piacevolissimo
e molto eccitante, devo sottolineare, pomeriggio, con un mio amico RUMENO di 20 anni, un vero e
proprio 'ANGELO CADUTO DAL CIELO', con il quale, come si può facilmente immaginare non ho
parlato solo di ECONOMIA e di BERLUSCONI, intorno alle 18.24, circa, stava con GIOIA e SPENSIERATEZZA,
camminando e fischiettando, in quel di VIA DELLE QUATTRO FONTANE. Stavo per raggiungere
PIAZZA BARBERINI, quando due uomini, mi hanno avvicinato e mostratomi i loro documenti
di TUTORI DELL'ORDINE, mi hanno con molta SERENITA' e CORTESIA, invitato a seguirli per poi
salire su di una loro macchina, posteggiata a pochi metri, da dove eravamo. Erano le 18.26 e 35 secondi.
Non si stupisca, Dott. Giannini, ma io ho l'abitudine MANIACALE, di segnarmi mentamente e poi
sucessivamente su CARTA, ogni cosa che faccio, che mi capita, che dico, che mi si dice. E' sempre
stato un ottimo consiglio, quello della precisione, che mi è stato impartito, dal suo collega di polizia, Dott. VUONO, persona di
STRAORDINARIA UMANITA' e PROFESSIONALITA'. Purtroppo, però, una volta giunto, per l'ennesima
volta, presso la DIGOS, ho intravisto pochissima UMANITA' e PROFESSIONALITA', da parte di un
FUNZIONARIO DI POLIZIA, di turno in quel momento.
Alle 18.30, circa, varcavo la soglia dell'ingresso della Questura Centrale di Roma. Una volta
entrato negli Uffici della Digos, erano le 18.32, mi invitavano ad accomodarmi su 3 ISOLATISSIME
SEDIE, direi POCO ACCOGLIENTI, trattandosi di QUESTURA CENTRALE.
Alchè, uno degli agenti, in borghese, che mi aveva femato in strada, mi ha chiesto un
documento di identità ed io all'istante gli ho sporto la mia CARTA D'IDENTITA'.
Aspettavo con curiosità, mentre ero seduto e sgranocchiavo qualche PISTACCHIO, di CONOSCERE
per quale MOTIVO ERO STATO PORTATO PRESSO LA DIGOS!!!.
E si, perchè come detto sopra, se è vero che in tante occasioni precedenti, sono stato portato presso
la Digos, dopo "inquinamenti tv", ero un pò PERPLESSO per questo ACCOMPAGNAMENTO, visto
che stavo SEMPLICEMENTE CAMMINANDO IN QUEL DI ROMA!!!. Ad un certo punto, intorno alle
18.52, si è avvicinato alla mia persona un uomo, che, senza presentarsi prima, mi ha chiesto che
cosa AVESSI FATTO e perchè ero in VIA QUATTRO NOVEMBRE. Io ho serenamente risposto ed ho
chiesto dunque il perché della mia presenza presso la DIGOS. Mi è stato detto, dalla stessa
persona, che dovevo attendere e che per via del cartello che aveva in mano, al momento del
fermo di polizia in strada e del mio noto grembiule che indossavo, avrei avuto delle conseguenze.
QUALI ?. Chiesi, poi. Preciso, Dott. Giannini, che sul cartello che avevo con me, da un lato c'era
scritto l'indirizzo del mio sito ufficiale www.gabrielepaolini.it, sull'altro lato, invece, c'era una frase
indirizzata al BUON EMILIO FEDE, DIRETTORE del TG4, poco DIRETTORE e molto TG4!!!. C'era
così scritto: "UN PENE PER EMILIO FEDE". Invece sul mio grembiule così campeggiava: "PANNELLA
PEDOFILO". "COSTANZO PEDOFILO". "TREMONTI PEDOFILO". "CUCUZZA PEDOFILO". "NO AI PRETI
PEDOFILI". Mi auguro che le forze dell'odine non abbiano NULLA IN CONTRARIO a CHI LOTTA
CONTRO LA PEDOFILIA. Sa Dott. Giannini, a 15 anni, un PRETE MI HA FATTO VIOLENZA PASSIVA e
dunque credo, giustamente, di avercela un pò con i PEDOFILI!!!.
Così insistetti, con l'uomo che avevo davanti a me, di cui non conoscevo, fino a quel momento
le generalità, nel domandargli perché avrei dovuto avere delle conseguenze e aggiunsi che
se per caso, avessi commesso REATI nel CAMMINARE semplicemente o nell'INDOSSARE abiti o nel
TENERE IN MANO un cartello, DOVEVO ESSERE GIUSTAMENTE DENUNCIATO. Alché alle 18.55, circa,
sempre l'uomo davanti a me, che mi ha detto poi essere un FUNZIONARIO DELLA DIGOS, ha espresso
che mi avrebbe denunciato!!!. MA PER CHE COSA?. Dopo poco, la stessa persona, e devo dunque
ringraziare SAN GENNARO, mi ha detto che potevo andarmene nel giro di qualche minuto senza essere
denunciato, ma dopo la compilazione di un VERBALE DI ACCOMPAGNAMENTO, stilato da un ISPETTORE
di P.S., in quel momento di turno. A quel punto non capendo tanto che cosa stesse succedendo,
ho chiesto ad uno degli agenti che mi aveva portato presso la DIGOS, di poter fare una telefonata
dai loro uffici, per chiamare i MIEI AVVOCATI ed informarli di quello STRANO FINE POMERIGGIO,
che stavo vivendo. Sa, Dott. Giannini, io avviso sempre i miei Avvocati, di tutto quello che mi capita.
Hanno, i miei, legali anche una lista completa ed aggiornatissima, di tutte le persone con CUI
FACCIO SESSO!!!. Compreso, preti, politici, giornalisti ecc..., da BUONA PUTTANA quale PAOLINI
INDISCUTIBILMENTE E'. IL SESSO E' SFOGO e non c'è nessuna legge che lo proibisca!!!.
Alchè un agente di P.S., mi ha detto che non potevo telefonare, io ho insistito, dicendo che era
mio diritto fare una telefonata. Avevo il mio cellulare, senza credito, perciò, avevo richiesto
l'utilizzo di un telefono degli uffici della Digos. Di certo,però, non volevo di certo ABUSARE della linea telefonica
della Digos. Allora io ho insistito ed ho trovato poi un agente di P.S., che fortunatamente mi ha
autorizzato ad utilizzare il mio telefonino. Ho chiamato così uno dei miei Avvocati, il Dott.
Massimiliano Kornmuller e gli ho raccontato il tutto. Dopo poco, visto che mi scappava la 'pipì',
ho chiesto cortesemente di potere andare in toilette e mi hanno subito gentilmente fatto andare.
Al mio ritorno ho riparlato con il FUNZIONARIO, che ad una mia seconda domanda,
in merito a come si chiamasse, mi ha risposto: "MI CHIAMO L." (ovviamente cito solo la prima lettera
del COGNOME del Funzionario della Digos, per non commettere alcun reato di violazione della
privacy). Dopo pochi istanti la stessa persona mi ha precisato che mi aveva detto una falsità e che non
si chiamava L. . A quel punto mi sono sentito VERAMENTE UMILIATO, INDISPETTITO. SONO STATO
PRESO IN GIRO, anche perchè dopo solo 3 minuti, l'ispettore di P.S. che stava compilando il
verbale di accompagnamento, mi ha CONFERMATO che il Funzionario con il quale avevo parlato
si chiamava appunto L. . Stavo per PIANGERE DALLA RABBIA!!!. Ma poi la calma ha prevalso.
Lo stesso funzionario poi mi ha detto che potevo andarmene, alchè io ho chiesto se dovessi
leggere e firmare, sempre che volessi, il VERBALE DI ACCOMPAGNAMENTO. Il funzionario mi ha
risposto che potevo andarmene, senza leggere e firmare niente. Dopo pochi minuti, invece, l'Ispettore
di P.S., mi ha fatto avere copia del verbale, che io ho letto e firmato. Così, prima di lasciare
gli uffici, visto che NESSUNO mi aveva ridato le MIE COSE, CARTELLO E GREMBIULE, ho chiesto
al Funzionario che RIVOLEVO IL TUTTO. Non l'avessi mai fatto!!!.Il funzionario, sempre davanti
a colleghi, a così testualmente detto, alle 19.43: "LEI E' ANCORA QUI!!!. SE NE DEVE ANDARE. RIDATEGLI
LE SUE COSE E MANDATELO VIA, CHE DI LUI NE HO ABBASTANZA!!!".
E così finalmente riavuto tutto il mio GUARDAROBA, alle 19.46, sono uscito dagli uffici della DIGOS
di ROMA, LETTERALMENTE INFASTIDITO, UMILIATO, INGIURIATO, DELUSO!!!.
NON AGGIUNGO ALTRO, caro Dott. GIANNINI, ma in una società un cui un elemento come IZZO,
gira per le strade e con i suoi PRECEDENTI, AMMAZZA SENZA PIETA' ALTRE PERSONE, senza che
alcun MAGISTRATO o FORZA DI POLIZIA, RIESCA AD IMPEDIRE UN TALE CRIMINE, EBBENE LE DICO,
in tutta onestà, che se nel pomeriggio del 31 maggio 2005, dopo del SALUTARE SESSO ero
molto sereno e rilassato, dopo aver incontrato il suo COLLEGA L., ero MOLTO INCAZZATO e mi
conceda il termine!!!. Io le chiedo solo una cosa, prima di passare il TUTTO in MANO DEI MIEI
LEGALI, ovvero poter UMANAMENTE CONFERIRE con il suo COLLEGA. VORREI delle SCUSE dal
Dott. L. . In mancanza delle quali mi sentirei ancora più MORTIFICATO ed andrei, così, a dare ALTRO
LAVORO AI MIEI AVVOCATI, sempre prontissimi a difendere la mia IMMAGINE PUBBLICA!!!.
Le lascio, Dott. Giannini, la mia email personale (edizionipaolini@libero.it) ed un racapito
telefonico (339-4373526).
Essendo questa una lettera aperta sono SICURO, anzi STRASICURO, che la sua CORRETTEZZA e la
SUA PROFESSIONALITA', che la contraddistingue, LE PERMETTERA' di RISPONDERMI al più presto!!!.
Ed il mio grandissimo augurio é quello di poter chiarire il tutto, con la massima serenità, con il suo collega,
il Dott. L., magari davanti ad un tè o una cioccolata, della vostra macchinetta
che distribuisce bevande e varie, presso i vostri uffici. Nel frattempo vi auguro un BUON LAVORO,
a tutti VOI, compreso il Dott. L., in quanto fate un' ATTIVITA' PREZIOSISSIMA a tutela della nostra
SICUREZZA!!!.
CORDIALI SALUTI,
l'artista GABRIELE PAOLINI
N.B.: Voglio anche precisare che ho spedito copia della lettera aperta, all'attenzione del QUESTORE DI ROMA,
del MINISTRO DEGLI INTERNI E DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
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