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LA DONNA PERFETTA.

RECENSIONE DELL'ARTISTA GABRIELE PAOLINI.






La donna perfetta


Oltre a confermare che Nicole Kidman è la donna perfetta, questo è anche un film perfetto. Perfetto per capire lo stato di confusione della Hollywood moderna. Prendete una serie di attori famosi, fateli dirigere da uno stimato regista con grande esperienza e metteteli al lavoro su un testo dei più celebrati autori degli ultimi cinquant'anni. Che da questo mix sia nato un film ai limiti del disastroso, sarebbe quasi il difetto minore. Infatti, la cosa che veramente sconvolge sono i novanta (ripetiamo, 90) milioni di dollari spesi per questo casino. Dove diavolo sono stati buttati questa massa di soldi, considerando che gli effetti speciali sono pochissimi e che nessuno degli attori è capace di trascinare le folle al cinema (e se pensate che Nicole Kidman lo sia, vi sbagliate, perché nessuno dei suoi film negli ultimi anni ha superato la barriera dei 100 milioni di dollari di incassi negli Stati Uniti) e quindi meritevole di cachet imponenti? L'unica giustificazione (si fa per dire) sono i sette mesi di riprese necessari, che peraltro hanno anche portato ad un forte esaurimento nervoso del regista Frank Oz. E probabilmente in questo lungo periodo sono scemate visibilmente le energie di tutti i protagonisti, portando (come diceva Truffaut) la troupe a desiderare soltanto di raggiungere la meta e non più di fare un bel viaggio.

Perché il difetto maggiore de La donna perfetta è sicuramente la prevedibilità. Tutto è chiaro fin dall'inizio e non ci sono sorprese, nonostante gli sforzi disperati dei creatori. Come emozionarsi di fronte all'intro che riprende le pubblicità consumiste degli anni cinquanta, idea già sfruttata centinaia di volte? Come non sbadigliare di fronte ad una scontatissima fotografia solare e dai colori pastello, che dovrebbe descrivere il luogo da fiaba di Stanford, ma che non mette nessuna angoscia? Come sorridere di fronte ai reality show inventati nella pellicola, se quelli che vediamo sono ancora più deliranti?
In realtà, La donna perfetta si limita a graffiare (con poca efficacia, peraltro) la superficie, senza mai scavare a fondo. Possibile che il modo più cattivo per rappresentare gli uomini è quello di mostrarli come una accozzaglia di bambinoni? E la cosa peggiore in una donna dovrebbe essere la ricerca della bellezza e la superficialità? Per non parlare dei soliti omosessuali stereotipati senza personalità (a parte la loro adorazione per i personaggi de Il Signore degli Anelli, vabbeh)...

Manca sicuramente l'ambiguità che rendeva straordinario un altro adattamento di Ira Levin, Rosemary's Baby. Mentre lì si rimaneva a lungo nel dubbio sulla sanità mentale della protagonista, qui non ci sono incertezze e proprio per questo risulta più difficile credere al comportamento dei personaggi.
E a proposito di mancanze, è impossibile non sottolineare gli evidenti tagli avvenuti in sala di montaggio, che hanno reso certi cambiamenti troppo repentini. E' ovvio infatti che il personaggio di Nicole Kidman non può certo decidere di fare la casalinga dall'oggi al domani, così come nel finale c'è un'accelerazione brusca e inspiegabile.

Il tutto condito da una regia decisamente scadente, piena di effettacci kitsch indegni di un film per la televisione. E anche sul versante attori, l'impressione è che molti (Kidman, Broderick, Walken soprattutto) abbiano tirato ad un certo punto i remi in barca. Si salva solo Glenn Close, molto brava a creare un personaggio complesso e inquietante.
Insomma, quello che si presentava come una possibile satira feroce e una dark comedy con molte potenzialità, si rivela essere un banalissimo pistolotto moralista, con forti dosi di (ingiustificato) romanticismo pietoso e un finale troppo conciliante anche per un prodotto all'acqua di rose come questo. Non credete a chi vi dirà che è un feroce atto d'accusa contro il consumismo imperante e l'ossessiva ricerca della perfezione. E se anche fosse, non vi sembra che nel mondo ci siano problemi leggermente più gravi al momento?









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Pubblicato su: 2004-07-07 (3161 letture)

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